Serenella Iovino
Serenella Iovino, filosofa dell’ambiente e saggista, docente della prima cattedra congiunta di Italian Studies and Environmental Humanities presso l’University of North Carolina at Chapel Hill (Usa), è tornata a scrivere di paesaggio. E lo ha fatto percorrendo in lungo e in largo la penisola italiana, dalle Langhe ricoperte di vigneti alla misteriosa Venezia, da Gibellina con le sue opere artistiche “en plen air” a L’Aquila e all’Irpinia ancora oggi ferite dal sisma, passando per la Campania di cui è originaria. Al centro del suo recentissimo volume, Paesaggio civile. Storie di ambiente, cultura e resistenza (Il Saggiatore, 2022), c’è appunto il paesaggio inteso non come semplice esperienza estetica ma come «sintesi dei corpi e delle storie che nel tempo ne hanno determinato la forma». Scrive ancora l’autrice: «Il paesaggio è un noi, un orizzonte politico che include tutti, e raccontarlo significa parlare delle violenze e degli abusi che lo sfigurano, ma anche dei sogni e dei progetti artistici che rispondono a queste violenze e abusi, e si impongono come necessari gesti di resistenza».
A introdurre l’evento sarà Camilla Miglio, docente di Letteratura tedesca presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Porteranno inoltre il loro prezioso contrappunto la poetessa Maria Grazia Calandrone (autrice del recente “Dove non mi hai portato”, in programma al festival giovedì 24) e Paolo Di Paolo, studioso e autore di numerosi romanzi e testi teatrali.
Saluti
Riccardo Sbordoni, assessore alla Cultura, Municipio VII di Roma Capitale
Marco Fratoddi, giornalista e condirettore artistico del Festival europeo di poesia ambientale
Introduce e coordina
Camilla Miglio, docente di Letteratura tedesca presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
Intervengono
Serenella Iovino, docente di Italian Studies and Environmental Humanities, University of North Carolina, Chapel Hill (Usa)
Maria Grazia Calandrone, scrittrice e poetessa
Paolo Di Paolo, scrittore e giornalista
