Rafael Alberti, Roma e Giuseppe Gioacchino Belli: un legame ancora presente
Quella di Rafael Alberti (1902-1999) è una delle voci più limpide della poesia spagnola del ‘900. Il suo impegno politico e civile lo costrinse, durante il periodo dittatoriale franchista, ad un lungo esilio in Francia, Argentina e poi in Italia, fra Roma e il borgo di Anticoli Corrado, dopo visse fra il 1963 e il 1977, quando poté rientrare in patria. Durante questo lungo soggiorno nel nostro paese si legò fortemente a Roma e in particolare al quartiere Trastevere, frequentando l’ambiente letterario, artistico e politico della città. Qui apprezzò anche la poesia del grande poeta romano Giuseppe Gioacchino Belli (1792-1863), al quale dedicò due sonetti.
Luigi Giuliani, ispanista e profondo conoscitore di entrambe le figure, racconta il legame tra Rafael Alberti e Giuseppe Gioacchino Belli sulla scorta della recente edizione critica che lui stesso ha curato di Roma, peligro para caminantes: il primo libro pubblicato dal poeta andaluso durante il periodo romano, restituendoci un quadro della città fortemente contraddittorio ma anche carico di ironia e vitalità.
11.00: Saluti
Ignacio Garau, Segretario del Liceo español Cervantes di Roma
Marco Fratoddi, Direttore di Sapereambiente
Lectio magistralis
Luigi Giuliani, docente di Letteratura Spagnola presso l’Università degli Studi di Perugia
Al termine, conversazione con gli studenti
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Note:
L'incontro è riservato agli alunni del Liceo Cervantes ma sarà ripreso in video e pubblicato sui canali del festival