
Presentazione del progetto speciale “Krill”
«È uno strano libro, questo, controllatissimo eppure capace di azzardare, di stupire con una parola leggera, ricca di coraggio, di inventiva e di immaginazione. Due grandi vettori tematici, narrativi e simbolici si fronteggiano in “Krill”, dando origine a una stupefacente metamorfosi. C’è un luogo di pena: il nosocomio Villa Serena, dove la signora Dina, protagonista del poemetto, si allontana in una lentissima agonia, fatta di sospiri e di cori misteriosi, cui assistono impotenti il figlio e un’altra anziana signora, Maria Gentilini. E c’è il mare assediato da una gigantesca chiazza di petrolio, il disastro della piattaforma Deepwater Horizon, la chiazza/bara che si estende, la superficie delle acque che si fa nera…». Con queste parole il poeta e critico letterario Fabio Pusterla introduce alla lettura di “Krill (Marcos y Marcos, 2015): il poema di Gabriele Belletti al centro del progetto speciale del Festival europeo di poesia ambientale per il 2022.
Attraverso una prima lettura di alcuni brani si insedia il gruppo di lavoro che affronterà una ricerca sui temi che chiama in causa questa narrazione sospesa fra visioni oniriche, sperimentazione formale e canto della natura offesa dall’azione umana, al fine di realizzare un trasposizione video-teatrale.
Intervista
Elena Pagliarino, ricercatrice ambientale, dialoga con Gabriele Belletti, poeta e studioso
Intervengono
Arturo Armone, regista teatrale
Simone Corallini, filmaker
Contrappunto in video di
Serenella Iovino, docente presso l’University of North Carolina at Chapel Hill
- : MODALITA' DI FRUIZIONE
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Note:
Evento in streaming
